venerdì 13 gennaio 2012

OPINIONE DEL ROCKPOETA: La Protesta Bianca

Sta infuriando una "protesta bianca" quella dei taxisti. Roma, Napoli ed altre città sono di fatto paralizzate e su twitter c'é chi invita alla controprotesta non prendendo i taxi.

Dico subito che trovo ingiustificata ed eccessiva la reazione di questa categoria. Credo che liberalizzare e rendere più accessibile la possibilità di avere una licenza sia doveroso ed utile sia per calmierare le tariffe (a Genova si parte dal minimo corsa di 5 euro!) sia per facilitare anche chi vuole iniziare a fare quel lavoro.

Anche altre liberalizzazioni al vaglio sembrano interessanti (benzinai su tutte) ma come sempre sono chiacchere. Io aspetto solo i fatti e se davvero ci saranno allora potremmo iniziare a ragionare su qualcosa di positivo che spero possa dare frutti importanti.

Resto però anche preoccupato per il tentativo di "golpe" teso a depotenziare gli effetti dell'ormai noto "art. 18".

Intanto una notizia mi fa riflettere: si parla sempre del pericolo cinese che scaturisce dalla loro forza economica, dalla loro spietatezza (in Cina vige un vero e proprio regime) dalo sfruttamento senza eguali o quasi della forza lavoro, ecc... ma questa notizia mi ha fatto pensare che anche i "nuovi barbari" come li chiamai io tempo fa (voce intesa nel senso di popolazioni spietate senza pietà, prive di scrupoli, e incorruttibili rispetto alle bellezze della vita o cmq ai più ludici piaceri) stiano lasciandosi corrompere dai piaceri consumistici della vita. Ed allora, forse, le nuove generazioni che già stanno ribellandosi ad un regime soffocante e che vogliono spiccare il volo verso idee e pensieri liberi, tramite internet, il consumismo e la conoscenza delle libertà e delle tentazioni dell'occidente, potranno un giorno aprire un varco sempre più profondo in un Paese che fa della compatezza di regime e della ferocia i punti cardine del sistema su cui poi innestare tutte le altre caratteristiche e punti di forza.

Potere dell'I Phone..... Chissà magari avremo una generazione di Mac-Rebels :-)))
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5 commenti:

luce ha detto...

Liberalizzare può portare alla liberta concorrenza, abilizione di caste e forse, dico forse, una bella scriminatura tra onesti e disonesti.
E forse, dico forse, un art. 18 "moderno" porterà il lavoratore, o perlomeno una fascia di lavoratori , a lavorare finalmente e non approfittare della legge per fottersene altamente lavoro stesso
Vediamo che succede; tra mari e Monti, forse il sole sorgerà
"La Cina è vicina" si diceva un tempo, sempre più vicina direi

Guisito ha detto...

Dobbiamo convincerci che l'Italia può essere salvata solo dai poveracci, perché gli straricchi, i furbetti del quartierino, i grandi evasori, i mafiosi, i politici scilipotiani e stracquadani che stanno dalla parte dei cosentini, non cacceranno un soldo bucato per salvarla ed hanno tutto il potere che occorre per tenere le loro tasche ben serrate, a meno che gli Italiani (quelli con l'iniziale maiuscola) non perdano per davvero la pazienza e allora...

Chit ha detto...

Liberalizzare senza aver prima
a) riconosciuto l'esistenza
b) debellate completamente
tutte le varie lobby credo sia l'equivalente di dare un'aspirina ad una persona in come; troppo male non può fargli ma difficilmente lo rimette in piedi.
E poi, scusami tanto, ma se non s'incazzano pensionati e dipendenti credo e penso gli altri, soprattutto quelli che dichiarano il 40%, penso debbano solo ed esclusivamente VERGOGNARSI del loro parassitismo sociale!

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo. Primo, perchè le liberalizzazioni sono diventate il dogma dietro al quale si nascondono grandi speculazioni di privati. Secondo, perchè in Italia, dove quasi mai sono state sinonimo di "sana competizione" ma solo di "fare quel cazzo che si vuole", è dimostrato che non funzionano: negli ultimi decenni in tutti i settori liberalizzati ad eccezione della telefonia e dei medicinali c'è stato un aumento consistente delle tariffe a cui non è seguito alcun miglioramento della qualità del servizio (anzi). Terzo, perchè la carta del contrasto ai privilegi corporativi di certe categorie viene usata in modo infame per annullare quel poco di pubblico che resta nei beni (acqua, energia) e nei servizi (soprattutto trasporti) e per sostituire il principio dell'utilità sociale con quello dell'interesse finanziario. Quarto, perchè mi fa ridere che qualcuno creda davvero che la salvezza dell'Italia stia nella fine delle prerogative dei tassisti, quando ci sarebbero ben altre priorità (ne dico una sola: occuparsi del trasporto pubblico, abbiamo presente Trenitalia?), oltretutto fomentando sui media una guerra tra poveracci (i tassisti arrabbiati in sciopero e i clienti scontenti). Quinto e in sintesi, perchè è da completi idioti pensare di risolvere la "crisi" riproponendo le stesse fallimentari formule neoliberiste.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ROSS: il punto é che é proprio dove le liberalizzazioni sono state fatte veramente e cancellando ( e qui rispondo anche a Chit indirettamente) le lobbies e le corprorazioni esistenti, hanno funzionato. Telefonia fissa, mobile ed internet (quest'ultima meno direi) sono un esempio invece del contrario.

Pensa che le FS hanno perfino la proprieàt dei binari quindi tu non puoi fare nulla senza il loro permesso Assurdo!

Io poi sarei favorevole anche ad un ritorno in mano pubblica di certi servizi ma sempre con la possibilità di concorrenza per avere servizi e prezzi migliori. E' facile fingere una liberalizzazione, ma io non parlo di simulazioni io voglio fatti veri.

Vedi la salvezza dell'Italia non passa dai tasissti ma se una corsa minima invece di cinque euro (parlo di Genova) in base ad una concorrenza sana costasse 3 euro già ci sarebbe un calo dei prezzi. Siccome qui siamo in recessione pura forse uno dei metodi per rilanciare i consumi (oltre ad un rilancio economico da parte del Governo con soldi che non dovrebbe recuperare sempre dai soliti noti magari....) passa anche dall'abbassamento di tariffe e prezzi vari. Cosa questa che permetterebbe risparmi a tutti e quindi in piccolo possibilità di nuovi consumi e nuove spese ove volendo.

Liberalizzare non e neoliberismo per me ROSS il neoliberismo vuole proprio il contrario Trenitalia ne é un esempio lampante.