domenica 26 luglio 2009

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Welcome To Desertland

Eccoci al post che apre questa settimana e che essendo stato iniziato a scrivere alle 23.45 recita ancora come data quella di domenica 26 luglio ma di fatto é il post del lunedì :-)))

Gli sprechi nella sanità sono un fatto oramai accertato, oserei dire storico, quasi atavico.

Quello che non ho mai capito é perché gli esecutivi che si sono succeduti nel tempo hanno sperperato ed ancora sperperano il denaro pubblico; e poi ancora perché  a livello locale ci sono, spesso, giri ed intrallazzi di ogni tipo per nominare Direttori Ospedalieri e di ASL che per fare risultati di esercizio cercano solo di dimettere presto i pazienti per liberare posti letto per altri in arrivo.

E' di questa mattina la notizia su Repubblica on line  http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/sanita-commissariamenti/ospe-sud/ospe-sud.html   e soprattutto sul quotidiano cartaceo alle pagg.10 e 11, che ci sono molte regioni a rischio commissariamento quando non lo sono già: tra queste la Campania,  la Calabria, il Molise e la Puglia. 

Il Sud é seriamente a rischio e molti ospedali chiuderanno. Questo si legge nel documento in via di definizione e "riservato" del Welfare.

Quello che faccio fatica a capire, ma non sono il solo e penso che anche voi stenterete a farvene una ragione, é come il Governatore del Molise che ha indagini in corso per corruzione e concussione, che ha concorso  seriamente alla crescita del disavanzo economico nella sanità molisana e che ha dato lavoro (leggasi "piazzato") a ben sette suoi parenti, sia stato scelto dal PDL come Commissario Anticrisi per il Molise. 

E' un po' come se deste l'incarico di sorvegliare i gioielli che restano di una banca "assaltata" da Arsenio Lupin.... allo stesso Lupin! 

In Campania le cose non sono peraltro tanto diverse, e lo dico con totale serenità anche per chiarire che PD o PDL (in Campania abbiamo Bassolino anche lui in qualità di Governatore-Commissario....sic....) alla fine si comportano allo stesso modo.

Al tirar delle somme però, poi, é la gente a rimetterci; é sulla loro pelle che giocano. Ospedali che scompaiono, servizio all'interno di quelli che restano sempre peggiore. 

Certo, isole felici ne esistono ancora, ma la realtà a livello generale é tragica.

Curioso, Italia ed USA si comportano in modo inversamente proporzionale sulla Sanità: Obama vuole porre in essere una riforma che estenda a tutti i meno abbienti i diritti ad una sanità gratuita; qui da noi, invece, si cercano di recuperare gli sprechi fatti da lor signori facendoli ricadere sulle spalle delle persone comuni, dei cittadini tanto per essere chiari,  e si tende anche, sempre più, a spingere verso una sanità a pagamento ed un modello tipo "sanità-impresa" che invece gli USA vogliono in parte, direi, abbandonare.

Ospedali che scompaiono o che si vogliono accorpare....

Welcome to Desertland: questo rischiamo di leggere presto varcando i confini di molte regioni italiane, regioni che saranno di fatto quasi interamente prive di strutture ospedaliere e sanitarie in genere, in numero sufficiente per far fronte alle necessità della popolazione.

Welcome to Desertland: questo possiamo già leggere ora dentro le coscienze di chi dice di guardare al risanamento dei bilanci ma taglia per tentare senza successo di recuperare perdite che hanno generato dissesti causati da loro stessi con  scelte sbagliate e nomine clientelari. 

Scelte drastiche vanno fatte, forse qualche ospedale andrà anche accorpato con altri ma scelte così importanti dovrebbero venir prese da soggetti al di sopra di ogni sospetto, integerrimi, indipendenti da logiche clientelari e capaci nel loro lavoro. 

Ricercatori trattenuti e stimolati a lavorare meglio, primari che si dedichino principalmente al lavoro in ospedale e che siano messi in condizione cmq di svolgere al meglio e con serietà il loro lavoro privatamente. Queste sono altre scelte che andrebbero perseguite e, laddove già qualcosa si era fatto, migliorate.

Scelte che dovrebbero avere anche e soprattutto come punto di riferimento dominante, i pazienti. La loro vita, la loro salute e la loro dignità.
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16 commenti:

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Concordo con te, ma per me comunque il punto fondamentale è che ci stanno troppi soldi nel settore sanitario. Ricordo la questione dei vaccini contro un'influenza apparentemwente per niente pericolosa, ma fabbricare centinaia di milioni di vaccini è un business formidabile, cpace di corrompere interi sistemi di governo di svariate nazioni.
La prima cosa quindi pwer me è togliere soldi dalla sanità, ridurre la quota finanziaria sulla sanità. Non c'è volta che non trovi la fila in farmacia quelle poche volte che vado ad acquistare un farmaco.
Anche questa menata della medicina preventiva che ovviamente non esiste. Può esistere uno stile di vita sano, ma ciò richiederebbe innazitutto un ambiente non inquinato. La sanità interviene, per definizione, quando c'è la malattia, e quindi la cosiddetta medicina preventiva consiste nella diagnosi precoce delle malattie. Mi pare una boiata: non dico che su singoli sindromi possa essere una cosa opportuna, ma pensare che tutta la popolazione debba periodicamente sottoporsi ad analisi di qualsiasi tipo perchè dev'essere certa di stare bene, per me è una cavolata assurda, una roba insomma da ipocondria collettiva: chi sta bene, non ha sintomi, che viva tranquillamente, piuttosot che pensare all'eventualità di essere ammalato!
So che non è un'opinione granchè condivisa, ma poi non lamentiamoci se invece di avere medici, abbiamo dei managers, e della peggior especie!

Stefi ha detto...

Caro Daniele,
parli di Sanità..ma riflettendoci queste dinamiche e questi comportamenti permeano tutti gli ambiti e gli aspetti della società! Di fatto il tuo post lo intitolerei: welcom to mafialand!!..
uno sconfortato abbraccio.
Stefi

Anonimo ha detto...

Caro Daniele, hai messo il dito in una piaga purulenta.
La sanità non funziona in molte strutture pubbliche e lo spreco di denaro in questo campo è da guinness dei primati.
Nell'esperienza che ho fatto con la malattia di mio padre durante lo scorso anno ho conosciuto un medico straordinario. Primario di un reparto dell'ospedale, l'ho visto lavorare dalle 8 del mattino fino alle 2 di notte. Una competenza rara al giorno d'oggi ed un'umanità che lo portava a chiamare per nome ogni suo paziente, non li dimenticava mai. La mattina c'erano file di pazienti fuori dal suo studio, come pellegrini ad un santuario. Ed avevano ragione perché sono quelli i vari santi, gli uomini competenti in ogni campo della vita.
Non l'ho mai sentito lamentarsi per il troppo lavoro, non l'ho mai visto arrabbiarsi, non l'ho mai visto perdere la pazienza, nonostante dovesse lavorare in condizioni disagiate, con poco personale ed una struttura inadeguata alle necessità dei suoi pazienti. Non l'ho mai visto dire no.
Penso che ci siano ancora degli eroi come lui qua e là nelle strutture ospedaliere o tra i medici di famiglia. Gente che andrebbe premiata con maggiori responsabilità e mezzi.
Ma sono una minoranza e lo scontento tra gli utenti serpeggia. Gli italiani non sono un popolo di violenti ma se dovessi temere rivoluzioni e sommosse in questo nostro paese, è proprio in questo campo.
Enrica

Lucien ha detto...

E' tutta la politica degli accorpamenti che non sempre funziona specie quando crea strutture gigantesche e impersonali, anche in altri settori, come ad esempio nella scuola. Dalla fine degli anni '80 hanno iniziato a chiudere, chiudere (ospedali e scuole di paese) poi un po' di ripresa delle nascite e l'immigrazione ed ecco il risultato. Nel mio istituto manca quasi l'aria, ormai non entra neanche uno spillo. Lo stesso anche in molti ospedali.
La solita lungimiranza dei nostri amministratori.

Crocco1830 ha detto...

Credo che la sanità sia quel luogo economico dove meglio si intrecciano, gli interessi della politica del malaffare e quelli dei privati affamati di denaro.
Quello sanitario, più di altri servizi, ha bisogno di finanziamenti, di adeguamenti, di ristrutturazioni, di capacità e professionalità. Ed in quel labirinto di interessi che quelle attività generano, meglio si muove il malaffare.
Forse è il caso di pensare seriamente ed in maniera determinata, ad una gestione partecipata della cosa pubblica.

Anonimo ha detto...

Oggi sono off topic al massimo...
Passa da me!;)
So che i premi non sono il tuo forte eheheh ma questo, mi spiace, dovevo girartelo LOLLISSIMO...

Romina ha detto...

Quello che hai scritto è vero. Sappiamo che esistono moltissimi mali ad affliggere la nostra sanità, molte indecenze.

Quello che però mi preme sottolineare ora è un rischio connesso alla propaganda mediatica: volendo tagliare sulla sanità pubblica e indirizzarci verso quella privata, è facile che si moltiplichino gli attacchi al sistema sanitario nazionale, talvolta con argomenti poco limpidi, per convincere i cittadini che occorre creare un sistema diverso. Per preparare cioè le loro menti a ciò che i politici-ladri vogliono.

Intendiamoci: non sto dicendo che il settore funzioni perfettamente. Tutti i vergognosi mali che affliggono la sanità devono essere senz'altro denunciati. Sto solo affermando però che qualcuno (leggasi: politici) potrebbe approfittarsi di ciò che non va nella sanità pubblica per fare un certo tipo di lavaggio mentale agli italiani.

Saluti

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ROMINA: vedo il tuo timore come un pericolo fondato. Va detto che qui la fonte da questo punto di vista, "dovrebbe" essere sicura e non contenere quel virus pericoloso di cui hai manifestato l'esistenza, dato che Repubblica non é di solito filo-Berlusconiana

Sileno ha detto...

"Curioso, Italia ed USA si comportano in modo inversamente proporzionale sulla Sanità: Obama vuole porre in essere una riforma che estenda a tutti i meno abbienti i diritti ad una sanità gratuita; qui da noi, invece, si cercano di recuperare gli sprechi fatti da lor signori facendoli ricadere sulle spalle delle persone comuni, dei cittadini tanto per essere chiari, e si tende anche, sempre più, a spingere verso una sanità a pagamento ed un modello tipo "sanità-impresa" che invece gli USA vogliono in parte, direi, abbandonare."
Con questo punto hai centrato un grosso problema, di cui sembra che gli italiani non recepiscano l'importanza e il costo sociale che comporterebbe; basta che le televisioni comincino una martellante campagna per convincere il Paese che per abbassare le tasse riempiendo le tasche degli italiani di denaro, è sufficiente eliminare la sanità pubblica, perché le statistiche dimostrano che il 99% degli italiani sono immuni da malattie e l' 1% rimanente ha due straordinarie opportunità di cura:
La prima andare in pellegrinaggio sulla tomba di qualche sant'uomo, versare un piccolo obolo e il problema è risolto.
La seconda: con una modesta cifra comperare una bustina di sale miracoloso, seguendo le indicazioni date dalla pubblicità televisiva e ogni problema è debellato.
Amaramente
Sileno

Ormoled ha detto...

Io mi sono meravigliato quando gli ospedali sono diventati aziende ospedaliere. Un azienda ha come primo obbiettivo guadagnare, un ospedale deve avere come primo obbiettivo guarire la gente. Le due cose non combaciano. Ci sono dei servizi che non devono pretendere un bilancio positivo, sono dei SERVIZI, si pagano con le tasse che noi paghiamo e devono rimanere pubblici. D'altro canto è giusto che i soldi assegnati vengano utilizzati al meglio, ma senza pretendere guadagni, un po come le associazioni no profit il bilancio deve essere semrpe zero. Purtroppo scommetto che se privatizzassero la sanità, ossia fossimo costretti a stipulare una assicurazione sulla sanità, non ci toglierebbero le tasse relative dalla busta paga. Un po come hanno fatto per la pensione con i fondi di risparmio di categoria. Se come penso la sanità, assieme all'istruzione, sono i due indici per capire se un paese sta bene, temo che l'Italia ha bisogno di cure. Ciao

maurob ha detto...

Ma diciamo che il Governo cerca di prendere i soldi qua e la per pagare le cose che a loro interessano ... anzi diciamo a lui interessa ... per cui reti Tv e opere pubbliche ed ediotoria ecc...
per cui cose che sono inutili (per il sovrano ) non sono interessanti per cui sono comprese sanità, sociale e sicurezza che vengono tagliate a scapito di tutto per prendere soldi per altre cose.
ha scusate dimenticavo anche la scuola ...

gians ha detto...

Ti parlo da una regione in cui a parte alcuni ospedali d'eccellenza in campo cardiologico, latita in quello oncologico. Oggi purtroppo devo tra l'altro portare il mio ultimo saluto a una cara amica di appena 36, che non ha avuto la fortuna di potersi curare in uno di quegli ospedali riservati a chi dispone di introiti milionari, i viaggi della speranza nella mia regione sono una normalità, e dispiace vedere li, spesso dei medici, di origine Sarda.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIANS: mi spiace, non ci sono davvero parole poi così giovane.

Ti abbraccio forte e sono vicino a te con il pensiero, credimi.

Daniele

il mio nome è mai più ha detto...

Quello che sta accadendo oggi è solo il risultato di una politica sprecona, portata avanti per decenni.
Una volta i medici dovevano "guadagnarsi" la fiducia dei propri pazienti, con competenza, professionalità e umanità. Poi arrivò il SSN, cioè la burocratizzazione di un settore così importante e delicato. Un tot di pazienti pro capite, fino al massimale, e la progressiva deresponsabilizzazione del medico che, oramai, non aveva più la necessità di essere operativo, essendo stato messo nella condizione di delegare al primo ospedale competente.
Con una registrazione sempre crescente di ricoveri per malattie curabilissime in casa.
Oggi, purtroppo, paghiamo lo scotto di tanto malgoverno.

maria rosaria ha detto...

mi riallaccio al commento di romina: anche per ciò che riguarda le fondazioni lirico-sinfoniche e lo spettacolo in genere, sono stati tagliati i fondi e le motivazioni pretestuose da parte del governo spiegano la scelta come dovuta a causa degli sprechi nel settore. che tutto non funzioni in maniera trasparente è storia vecchia, e da non lasciare irrisolta;ma non possono far bere storie del genere e strozzare un settore che dà prestigio all'italia e che dall'italia nasce. in altri paesi i fondi che erano già più consistenti che da noi, non sono stati toccati, nonostante la crisi.
bacio

marina ha detto...

Quello che mi fa incazzare è il fatto che gli elettori si sdegnano per i comportamenti degli amministratori ma continuano a votare i gaglioffi!
marina